📰 Inter-Milan: il caso del recupero dopo il 90′ e le polemiche sugli arbitri
Il derby di Milano, valido per la semifinale di ritorno di Coppa Italia, ha lasciato strascichi di polemiche e veleni. Al centro delle controversie, il mancato recupero concesso dall’arbitro Doveri e il comportamento di Simone Inzaghi, che ha scatenato un dibattito tra gli addetti ai lavori e i tifosi.
📌 Il recupero dopo il 90′: era obbligatorio?
La partita tra Inter e Milan ha riservato sorprese fino all’ultimo minuto. Con i rossoneri in vantaggio per 3-0, l’attenzione si è spostata su un dettaglio cruciale: il recupero. L’arbitro Doveri ha deciso di non concedere alcun minuto aggiuntivo, una scelta che ha fatto discutere e ha portato alla luce alcuni retroscena interessanti.
Secondo i vertici arbitrali, la decisione di Doveri è stata un errore. L’interpretazione delle regole è chiara: l’extra time è obbligatorio e non ammette deroghe. Indipendentemente dal risultato, se ci sono stati tempi morti durante la partita, come le dieci sostituzioni effettuate dalle due squadre, è necessario concedere minuti di recupero. In questo caso, Doveri avrebbe dovuto aggiungere almeno un minuto alla fine del tempo regolamentare.
📌 Le proteste di Inzaghi: espulsione mancata
Le telecamere hanno catturato un momento di tensione tra l’allenatore dell’Inter, Simone Inzaghi, e il quarto uomo, Aureliano. Inzaghi, furioso per la prestazione della sua squadra, ha urlato ad Aureliano di non voler alcun recupero, usando un linguaggio colorito. Una scena che ha fatto il giro dei social network, diventando virale.

Ma c’è un altro aspetto controverso: secondo i vertici arbitrali, Inzaghi avrebbe dovuto essere espulso per il suo comportamento. Il tecnico nerazzurro è andato oltre i limiti della protesta, rivolgendosi in maniera scomposta e aggressiva al quarto uomo. I responsabili del CAN hanno imposto una linea dura nei confronti di tali comportamenti, adottando una politica di “tolleranza zero” verso le proteste eccessive.
📌 La direzione di Doveri: “magistrale”, ma con un errore grave
Nonostante la controversia sul recupero, la direzione di Doveri è stata definita “magistrale” dai vertici arbitrali. L’unico errore, considerato però grave, è stato proprio la mancata concessione del recupero. Anche il quarto uomo, Aureliano, è stato giudicato corresponsabile di questa svista.
La partita Inter-Milan ha riacceso i riflettori sull’importanza delle decisioni arbitrali e sul loro impatto nel calcio moderno. Le polemiche e i veleni fanno parte del gioco, ma è fondamentale che le regole siano chiare e applicate in maniera coerente per garantire la correttezza e la trasparenza dello sport più amato d’Italia.
Non resta che attendere le prossime mosse della FIGC e degli organi competenti per capire se verranno presi provvedimenti nei confronti di Inzaghi o se verranno introdotte nuove linee guida per la gestione del recupero durante le partite.
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