Il cammino dell’Italia verso i Mondiali 2026 giunge a un bivio cruciale. Gli Azzurri di Gennaro Gattuso affrontano la Moldova a Chisinau in una partita che rappresenta molto più di una semplice formalità. Nonostante la qualificazione diretta appaia ormai un miraggio, la Nazionale deve mantenere alta la concentrazione per prepararsi al meglio ai playoff di marzo, senza però abbandonare completamente la speranza matematica di agguantare il primo posto nel Girone I.
📌 La situazione del Girone I: tra realtà e speranze
La classifica del girone vede la Norvegia saldamente al comando, con un vantaggio che sembra ormai incolmabile. Per continuare a nutrire speranze di qualificazione diretta ai Mondiali 2026, che si disputeranno tra USA, Messico e Canada, l’Italia deve necessariamente vincere contro la Moldova e contemporaneamente sperare in un improbabile passo falso della Norvegia contro l’Estonia, squadra che finora ha mostrato poche velleità in questo girone.
Se, come da pronostico, la Norvegia dovesse conquistare i tre punti, gli Azzurri si vedrebbero aritmeticamente relegati al secondo posto, scenario che renderebbe inevitabile il passaggio dai playoff di marzo. Una prospettiva che la Federazione e i tifosi speravano di evitare, ma che ormai appare la strada più probabile verso la partecipazione alla rassegna mondiale.
Il commissario tecnico Gattuso ha mostrato pragmatismo in conferenza stampa: “Pensiamo a noi e non a quello che fa la Norvegia. La partita di giovedì sarà più importante della seconda perché quella con la Norvegia si prepara da sola. Mentre quella con la Moldova può rivelarsi una trappola, ormai non esistono più gare facili”. Parole che evidenziano la volontà di mantenere alta la concentrazione e non sottovalutare un avversario che, sulla carta, appare nettamente inferiore.

📌 Le scelte di Gattuso: turnover e fiducia nei titolari
Il tecnico calabrese ha annunciato diversi cambiamenti rispetto alla formazione tipo, una decisione dettata sia da necessità che da opportunità. L’assenza forzata di Nicolò Cambiaghi, fermato da un problema al polpaccio dopo essere subentrato all’infortunato Moise Kean, ha costretto lo staff tecnico a rivedere le rotazioni offensive.
Durante gli allenamenti a Coverciano è stata provata la coppia d’attacco Scamacca-Raspadori, confermata poi dallo stesso Gattuso come titolare per la sfida di Chisinau. Una scelta che punta sulla complementarietà dei due attaccanti: la fisicità e il gioco aereo di Scamacca si sposano con la mobilità e la tecnica di Raspadori, creando un tandem che sulla carta può mettere in difficoltà la difesa moldava.
A centrocampo, Cristante sostituirà lo squalificato Barella al fianco di Tonali. Quest’ultimo, essendo diffidato, salterà strategicamente la partita contro la Norvegia per evitare una squalifica che peserebbe in vista dei playoff. Una gestione oculata delle ammonizioni che dimostra come lo staff tecnico stia già pianificando gli impegni futuri.
📌 La difesa e le novità in formazione
- In difesa si registrano diverse novità. Bellanova dovrebbe occupare la fascia destra, con Cambiaso dirottato sul lato opposto. Ma la notizia più interessante riguarda Alessandro Buongiorno, che dopo due convocazioni saltate per problemi fisici potrebbe finalmente fare il suo esordio nella gestione Gattuso. Il difensore granata ha mostrato una crescita costante con il Torino e la sua presenza offrirebbe maggiore solidità al reparto arretrato.
- Tra i pali ci sarà Vicario, con Donnarumma che osserverà un turno di riposo. Una rotazione programmata che permette al portiere del Tottenham di accumulare esperienza in Nazionale, mantenendo alta la competizione interna per il posto da titolare.
- Gattuso ha voluto sottolineare la fiducia nel gruppo: “Confermo che ci saranno tanti cambiamenti, ma senza nessun problema e nessuna paura. Grande fiducia nei miei ragazzi, si meritano tutti una serata come quella di Chisinau”. Parole che evidenziano la volontà di valorizzare l’intera rosa e non solo i titolarissimi.
📌 La Moldova: avversario da non sottovalutare
- La Moldova si presenterà con un modulo difensivo 5-3-2, cercando di limitare gli spazi e ripartire in contropiede. Guidati da Avram tra i pali e con una linea difensiva a cinque elementi, i padroni di casa tenteranno di rendere la vita difficile agli Azzurri, sfruttando il fattore campo e la motivazione di chi ha poco da perdere.
- In attacco, la coppia Postolachi-Nicolaescu rappresenta il principale pericolo per la difesa italiana. Nonostante le qualità individuali limitate rispetto agli avversari, la Moldova ha dimostrato in passato di poter creare difficoltà alle squadre favorite, soprattutto quando queste si presentano con un atteggiamento superficiale.
📌 I precedenti storici: tradizione favorevole agli Azzurri
La storia sorride all’Italia. Nei sei precedenti contro la Moldova, gli Azzurri hanno sempre conquistato la vittoria, con un bilancio complessivo di 17 gol segnati e appena 2 subiti. L’ultimo confronto, terminato 2-0 per l’Italia nel match di andata, ha coinciso con l’ultima presenza in panchina di Luciano Spalletti prima dell’avvicendamento con Gattuso.
Questa tradizione favorevole rappresenta un elemento psicologico importante, ma come sottolineato dal commissario tecnico, il calcio moderno non permette di adagiarsi sui risultati del passato. Ogni partita va affrontata con la massima serietà e determinazione, indipendentemente dal valore dell’avversario.
Per approfondimenti sulle qualificazioni mondiali e il regolamento dei playoff europei, è possibile consultare il sito ufficiale della FIFA, che fornisce informazioni dettagliate sul percorso verso il Mondiale 2026.
📌 Verso i playoff: pianificare il futuro
Indipendentemente dal risultato della Norvegia, l’Italia deve guardare avanti e prepararsi mentalmente ai playoff di marzo. Questo doppio impegno contro Moldova e Norvegia rappresenta un’occasione preziosa per testare soluzioni tattiche, valutare le condizioni dei giocatori e costruire quella coesione di gruppo che sarà fondamentale negli spareggi.
La gestione oculata delle risorse, come dimostrato dalle scelte di turnover e dalla strategia sulle ammonizioni, evidenzia un approccio maturo e lungimirante. Gattuso sa che ogni dettaglio può fare la differenza in partite secche come quelle dei playoff, dove non ci sarà spazio per errori o sottovalutazioni.
La trasferta di Chisinau, quindi, assume un doppio significato: da un lato mantenere viva la fiamma della speranza per la qualificazione diretta, dall’altro iniziare a costruire le fondamenta per affrontare con fiducia gli spareggi che attendono gli Azzurri nel 2026. Una sfida nella sfida che richiederà massima concentrazione e professionalità da parte di tutti i componenti del gruppo azzurro.
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